Alle Case Bianche il CeAS costruisce coesione sociale e partecipazione

Da quando è stato annunciato che la prima tappa della visita pastorale di Papa Francesco in città sarebbero state le Case Bianche di via Salomone, i riflettori sono stati puntati su questo quartiere della periferia sud est di Milano, fino a ieri sconosciuto ai più.

Ma proprio nel complesso delle Case Bianche, casermoni di edilizia popolare Aler dove vivono 477 famiglie per oltre mille abitanti, nel 2016 il Comune di Milano ha attivato un progetto triennale di coesione sociale portato avanti dal Centro Ambrosiano di Solidarietà insieme alle associazioni La Strada (capofila del progetto) e La Nostra Comunità e con le parrocchie di San Galdino e San Nicolao della Flue. “Progetto Agorà – Dal Con-Tatto alla partecipazione”, questo il nome dell’iniziativa, raccoglie l’eredità di “Con-Tatto Salomone”, programma attivo tra il 2013 e il 2016 portato avanti dalle stesse realtà per offrire ai residenti delle Case Bianche nuove occasioni d’incontro, dialogo, confronto e progettazione.

“Gli abitanti del quartiere vivono un forte senso di abbandono, sia perché le Case Bianche sono fisicamente isolate dal tessuto urbano, sia perché le palazzine sono molto degradate e chi dovrebbe sistemare le cose non interviene”, spiega Marianna Roveda, referente del CeAS per il progetto. Se le problematiche sono tante, dalla forte dispersione scolastica alla mancanza di lavoro, dallo spaccio al racket delle occupazioni abusive, secondo Marianna non mancano però elementi positivi: “C’è una realtà sociale viva fatta di piccole o grandi associazioni, dalle parrocchie, dai comitati di inquilini, dagli stessi singoli residenti che si danno da fare per gli altri”.

E proprio allo sviluppo di nuove reti e al rafforzamento di quelle esistenti punta il Progetto Agorà. “Dopo una prima fase d’incontro con le realtà formali ed informali, le associazioni, i servizi, gruppi di persone attive per conoscersi reciprocamente e capire i bisogni del territorio, ora saranno attivati dei tavoli tematici per provare a risolvere alcune questioni e progettare insieme le opportunità di lavoro, volontariato, coinvolgimento della cittadinanza attiva”, dice ancora la referente del Centro Ambrosiano di Solidarietà, che all’interno del progetto fa parte di un’equipe integrata che si occupa di sviluppo di comunità toccando i temi, tra gli altri, della mediazione sociale e dei rapporti di vicinato.

Altro obiettivo è quello di stimolare la voglia di fare e l’impegno dei singoli. “Per questo cerchiamo di coinvolgere i cittadini nella cura e valorizzazione degli spazi comuni, che rappresenta anche un modo per mettere in relazione le persone, permettendo loro di uscire dall’isolamento e dalla solitudine”, spiega Marianna. Una delle azioni progettuali prevede inoltre l’utilizzo di uno spazio, che sarà messo a disposizione dei cittadini e delle associazioni per favorire l’incontro, lo scambio, la nascita di nuove opportunità di collaborazione. Un luogo per lo svolgimento di iniziative gestite da gruppi formali e informali del territorio che siano a vantaggio della cittadinanza e in particolare degli abitanti delle Case Bianche. Il primo appuntamento sarà per il 7 aprile alle 18, con un aperitivo d’inaugurazione in via Salomone 32.

*L’immagine di copertina è tratta dal sito internet dell’associazione La Strada.

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