Torna il Festival dei Beni confiscati alle mafie

Dallo scorso anno anche il CeAS ha in gestione due spazi che appartenevano alla criminalità e che ora hanno una nuova funzione sociale

Dal 30 marzo al 2 aprile si svolgerà il 5° Festival dei Beni Confiscati alle mafie, promosso dal Comune di Milano in collaborazione con Libera. Durante le quattro giornate si potranno conoscere e visitare quei luoghi della città, ben 161, che un tempo appartenevano alla criminalità organizzata, mentre oggi testimoniano la cultura della legalità e sono diventati presidi dove sono costruite inclusione e coesione sociale.

Nel 2016, proprio in occasione della 4ª edizione del Festival, al Centro Ambrosiano di Solidarietà erano state consegnate le chiavi di due beni confiscati, collocati sul territorio del Municipio 2. Si tratta di un appartamento e di un magazzino, che sono stati completamente riqualificati dal CeAS e che ora hanno assunto una nuova funzione sociale.

L’appartamento è diventato sede del progetto “Abitare insieme”, dedicato a donne o a madri vittime di violenza domestica che, dopo l’accoglienza in una struttura comunitaria, hanno bisogno di uno spazio dove completare il percorso di autonomia e acquisire la consapevolezza di poter contare su se stesse. L’alloggio sarà utile anche per le donne che hanno necessità di un ”appoggio” per un periodo breve, nei casi in cui non fosse immediatamente fruibile la loro casa o perché non hanno ancora la possibilità economica di sistemarsi autonomamente.

CeAS

Quest’appartamento è una struttura importante per le nostre attività. Oltre a essere la sede di un progetto di sostegno a donne che sono state vittime di maltrattamento, e che così possono riconquistare la completa autonomia, oggi è ancor più fondamentale perché  offre ospitalità temporanea a tre persone, due donne e un bambino, che hanno perso la loro casa al CeAS nell’incendio del 15 febbraio”, commenta il presidente del Centro Ambrosiano di Solidarietà Giovanni Cavedon.

CeAS2

Nel secondo caso lo spazio, rinominato “magazzino solidale”, serve a stivare gli arredi che vengono donati al CeAS o i beni non deteriorabili delle persone accolte che hanno bisogno di un luogo dove lasciarli in attesa di poter rientrare nelle loro abitazioni. Ma non si tratta di un semplice deposito. Il magazzino solidale avrà anche un carattere educativo per gli ospiti delle comunità del Centro Ambrosiano di Solidarietà, perché è previsto lo svolgimento di attività propedeutiche al reinserimento socio lavorativo, attraverso la gestione degli oggetti stivati e l’esecuzione di piccoli  lavori  di manutenzione.

L’immagine di copertina è tratta dalla pagina Facebook di Libera Milano ed è stata scattata il 21 marzo in occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

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