Il 15 febbraio, quando è scoppiato l’incendio che ha distrutto una delle palazzine del Centro Ambrosiano di Solidarietà, c’era anche Mauro. Classe 1973, da circa tre anni è ospite di Alisei, la comunità che al CeAS accoglie 10 uomini con problematiche legate alla dipendenza.
“Per tutti noi ospiti del CeAS l’incendio è stato un brutto momento. Anche se viviamo in diverse comunità, ci conosciamo quasi tutti e sappiamo che ognuno è qui perché ha delle difficoltà da affrontare e superare”, dice Mauro. “Appena ho visto il fuoco ho subito pensato alle persone che vivevano lì, avevo paura che potesse succedergli qualcosa, ma per fortuna in quel momento nell’edificio non c’era quasi nessuno. Purtroppo contro le fiamme non potevamo fare niente e quando succede una cosa del genere ti senti impotente”, racconta.
Dopo che l’incendio è stato spento e la struttura è stata messa in sicurezza Mauro, un vero e proprio tutto fare, ha dato una mano dove c’era bisogno, per esempio per svuotare e ripulire alcune stanze per prepararle ai lavori di ristrutturazione. “Se servirà, in futuro potrei dare una mano a ritinteggiare gli appartamenti, per farli tornare com’erano prima dell’incendio”, dice.
“Io e gli altri ospiti delle comunità siamo qui per ricomporre alcuni pezzi della nostra vita. Per questo, visto che il CeAS mi ha aiutato a ricostruire me stesso, mi piacerebbe aiutare nella ricostruzione”, conclude Mauro.
La campagna di raccolta fondi per sostenere la ricostruzione continua. Per restituire alle donne e ai bambini del Centro Ambrosiano di Solidarietà la loro casa, abbiamo bisogno di te! Aiutaci a essere più forti del fuoco. DONA ORA!
La foto di copertina è di Francesco Falciola.
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