L’edificio gravemente danneggiato dalle fiamme il 15 febbraio è stato ricostruito e le prime donne in difficoltà sono già rientrate negli appartamenti, ma la raccolta fondi continua
A cinque mesi dall’incendio che lo aveva gravemente danneggiato, il Centro Ambrosiano di Solidarietà è rinato. Gli appartamenti dove erano accolte donne in difficoltà e mamme sole con i loro bambini sono stati completamente ricostruiti, e le prime ospiti sono già rientrate nella struttura di accoglienza. Il rogo era scoppiato lo scorso 15 febbraio, scaturendo accidentalmente sul tetto di uno degli edifici che compongono il CeAS.
“Fortunatamente quando sono divampate le fiamme, le ospiti e i loro bambini non erano presenti, ma quando sono rientrate e hanno visto il fuoco, l’impatto emotivo è stato grandissimo perché la struttura di accoglienza rappresentava per loro una nuova casa in cui si stavano ricostruendo un pezzo di vita insieme ai propri figli. In un momento avevano perso di nuovo tutto, dall’abbigliamento alle piccole cose a cui piano piano si stavano affezionando”, racconta Lucia Volpi, responsabile dell’Area Donne del Centro Ambrosiano di Solidarietà. Durante i lavori le ospiti sono state dislocate in altre sedi, anche fuori città, e per loro si è aperto un periodo molto faticoso.
“L’incendio è stato un duro colpo per tutti noi, sia per gli ospiti che per gli operatori, perché ci eravamo appena risollevati dall’esondazione del Lambro del 2014. Dopo essere stati più forti dell’acqua, grazie al sostegno di tanti siamo stati più forti del fuoco! Abbiamo ripristinato la struttura in tempi da record, apportando anche alcune migliorie che ci consentiranno di offrire alle nostre ospiti ambienti più accoglienti”, aggiunge il presidente del CeAS Giovanni Cavedon.
I danni dell’incendio hanno superato i 500mila euro, gran parte dei quali sono stati coperti dall’assicurazione. 100mila euro sono invece i costi a carico della Onlus, per i quali è stata lanciata la campagna di raccolta fondi “Più Forti Del Fuoco”, che non ha ancora raggiunto l’obiettivo: “Abbiamo raccolto 17mila euro e ne mancano ancora 83mila per coprire tutti i costi sostenuti. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per far fronte alla spesa eccezionale per la ricostruzione!“, conclude Cavedon.
È possibile sostenere il CeAS con un bonifico bancario intestato a Centro Ambrosiano di Solidarietà all’Iban IT 96 X 05018 01600 000000196920 oppure con un versamento tramite bollettino sul conto corrente postale 1029495577. Per informazioni donazioni@ceasmarotta.it
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