Il CeAS gestirà la nuova linea telefonica. Già attivi il numero 3351900536 e l’indirizzo mail helplinedipendenze@gmail.com
Una linea telefonica, un indirizzo mail, una chat per la messaggistica istantanea. Parte SostieniMi la nuova help line del Comune di Milano dedicata alla lotta alle dipendenze con l’obiettivo di intercettare il bisogno di chi vive direttamente o indirettamente questo tipo di problemi, ma ancora non viene seguito dagli appositi servizi.
“Come abbiamo osservato anche con l’esperienza contro il gioco d’azzardo, la help line è uno strumento importante, perché permette di intercettare anche quelle persone che faticano a rivolgersi autonomamente ai servizi di riferimento, per vergogna o perché la motivazione è ancora debole. Il telefono invece, essendo anonimo e più informale, consente di sentirsi meno esposti nella richiesta di aiuto. Il numero di cellulare, inoltre, è molto funzionale, perché oltre alle telefonate le persone possono contattarci anche tramite sms, whatsapp, email o chat, consentendo con il tempo di dare una certa continuità al contatto”, spiega Clauda Polli, responsabile dell’Area Dipendenze del CeAS.
Sarà infatti il Centro Ambrosiano di solidarietà a gestire il servizio, mettendo a disposizione operatori adeguatamente formati e supervisionati da uno psicoterapeuta esperto in problematiche legate alle dipendenze e in counselling telefonico. Gli operatori potranno fornire supporto psicologico, informazioni su tutti i servizi dedicati alle dipendenze e costruire con il diretto interessato o con un suo familiare un percorso di aiuto.
Sono già attivi il numero 3351900536 e l’indirizzo mail helplinedipendenze@gmail.com.
La linea telefonica è operativa otto ore al giorno, tutti i giorni, su diverse fasce orarie per riuscire a intercettare un bacino di utenza più ampio possibile: dalle 9 alle 17 lunedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica e dalle 13 alle 21 martedì e giovedì. Negli orari in cui gli operatori non saranno presenti, sarà comunque funzionante la segreteria telefonica con la possibilità di lasciare un messaggio ed essere richiamati. Le richieste di aiuto saranno gestite anche tramite sms e whatsapp, per superare la diffidenza di chi teme il contatto, anche solo telefonico, con l’operatore. A tutti gli utenti sarà garantito l’anonimato, indipendentemente dal mezzo scelto per contattare l’help line.
“Si tratta – ha detto l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti – di un ulteriore contributo offerto dall’Amministrazione comunale. Un’iniziativa che non vuole sovrapporsi ai servizi già presenti, ma aiutare in termini di primo ascolto e orientamento chi sta affrontando un qualsiasi tipo di dipendenza, e soprattutto rappresentare un primo approccio per intercettare la richiesta di aiuto anche nella sua fase embrionale, di chi sperimenta una condizione di bisogno senza le necessarie consapevolezze che permettono di rivolgersi al sistema dei servizi già attivo. Essendo questo un fenomeno che interessa sempre più giovani e giovanissimi, è inoltre allo studio la realizzazione di profili social del servizio, in modo da riuscire a intercettare chi a questo mondo si è approcciato da poco”.
Il servizio avrà una fase sperimentale fino a gennaio 2020 per testarne l’efficacia e i primi risultati.