Basta morti ai confini: il CeAS aderisce

Il CeAS – Centro Ambrosiano di Solidarietà aderisce alla mobilitazione milanese contro il razzismo delle politiche migratorie dei governi europei.

Il CeAS – Centro Ambrosiano di Solidarietà aderisce alla mobilitazione milanese contro il razzismo delle politiche migratorie dei governi europei. L’appuntamento è per sabato 4 marzo, ore 14.30 in Piazza Oberdan.

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Profughi ucraini, un anno di accoglienza

Intervista con il nostro operatore Gabriele Destefani, coordinatore del progetto di accoglienza per profughi ucraini realizzato insieme alla Casa della Carità.

marzo 2022, a poco meno di un mese dallo scoppio della guerra della Russia contro l’Ucraina, il CeAS – Centro Ambrosiano di Solidarietà e la Casa della Carità hanno avviato un progetto di accoglienza per i profughi ucraini scappati dal conflitto, realizzato negli spazi messi a disposizione dal Consorzio Molino San Gregorio nel quartiere di Cimiano.

Le persone accolte sono nella maggioranza dei casi donne con figli o nipoti e attualmente nel centro ci sono 38 ospiti in attesa dell’invio, da parte della Prefettura, di un altro nucleo di tre persone. Ne abbiamo parlato con Gabriele Destefani, operatore del CeAS e coordinatore del progetto.

Gabriele, com’è andato quest’anno con i profughi ucraini?

Gabriele Destefani accoglienza profughi ucraini

È stato un anno impegnativo, ma bello. Come équipe abbiamo dato il massimo, dando fondo alle nostre energie, cercando soluzioni fantasiose e attivando reti di volontariato, per poter rispondere ai bisogni di queste persone, anche se, ci siamo resi conto, noi possiamo arrivare fino a un certo punto. A livello personale, è stato un anno certamente faticoso, ma soddisfacente. L’esperienza di coordinatore mancava nel mio percorso professionale e, avendo io un profilo amministrativo-gestionale, mi è servita per capire meglio la relazione che si sviluppa con le persone accolte e alcune difficoltà e frustrazioni dei miei colleghi educatori.

C’è una storia che ti ha colpito in modo particolare?

Penso alla storia di Anastasia, il cui marito, la scorsa estate, era stato fatto prigioniero dall’esercito russo e portato in una colonia penale, con tutto ciò che ne consegue in termini di violenze e soprusi che ha potuto subire. Nel momento in cui Anastasia mi ha detto che il marito era stato imprigionato, onestamente ho dovuto abbassare un po’ lo sguardo, perché l’emozione mi ha colpito. Per mesi e mesi lei non ha avuto sue notizie, se non sparute lettere inviate alla famiglia, in Ucraina, attraverso la Croce Rossa. A inizio febbraio l’uomo è stato liberato, ma ora Anastasia vive con il terrore che lo rispediscano a combattere. “I nostri uomini sono carne da macello”, mi ha detto.

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Il 25 novembre e ogni giorno accanto alle donne vittime di violenza

L’impegno del CeAS, con l’Area Donne e il Centro Antiviolenza “Mai da Sole”, nella Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne

Il Centro Ambrosiano di Solidarietà, con la sua Area Donne e il Centro Antiviolenza “Mai da Sole” è ogni giorno accanto alle donne vittime di violenza ed è impegnato in iniziative di formazione e informazione, orientamento, sensibilizzazione e prevenzione sulla violenza di genere.

In queste settimane, il Centro Antivolenza ha organizzato diverse iniziative:

12 novembre 2022, in collaborazione con il comitato soci Coop Lombardia di via Palmanova, l’evento “Mai da Sole contro la violenza”

15 e 17 novembre 2022 dialogo con classi quinte del liceo Edith Stein di Gavirate (VA) – Titolo dell’intervento: Dove origina la violenza scontro le donne? Come riconoscerla?

Il 25 novembre 2022 le operatrici del Centro Antiviolenza saranno presenti all’Ufficio Anagrafe del Comune di Milano, per una formazione dal titolo “La violenza contro le donne conoscerla per evitarla”.

E ancora, in collaborazione con Orme Ortica, il centro antiviolenza partecipa all’evento “Ecce donna”, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, in collaborazione con le associazioni di territorio ACLI Lambrate, ANED, ANPC, ANPI Ortica, ANPPIA, Associazione OIKIA, Circolo dell’Ortica, Cooperativa Edificatrice Ortica, Cooperativa Antonietta, Cortili Solidali, Mai da Sole – Centro Antiviolenza, Mamme Rubattino, SPI-CGIL, SPI-CGIL Lombardia e ViviRubattino e in collaborazione con Municipio 3 – Milano.

Una mini-biblioteca nelle case rifugio del ceas

Oggi, 15 novembre, grazie all’Associazione “Le Sfogliatelle”, al Sistema Bibliotecario della Brianza
comasca, alle Cooperative Mondovisione SCS Onlus e QuestaGenerazione il CeAS – Centro Ambrosiano di Solidarietà ha ricevuto in donazione una mini biblioteca all’interno di una delle nostre Case Rifugio.

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LE costellazioni di sabbia delle donne del ceas

Sabato 18 giugno, il centro antiviolenza “Mai da Sole” ha ospitato una mostra delle opere di terapeutica artistica delle ospiti dell’Area Donne del CeAS

Così come la sabbia, sia essa su una spiaggia o in un deserto, muta continuamente, allo stesso modo le donne che nella loro vita hanno affrontato o stanno affrontando un percorso di uscita dalla violenza, vivono continui cambiamenti.

È questa, in estrema sintesi, la metafora che sta dietro a “Costellazioni di sabbia”, la mostra delle opere di terapeutica artistica delle ospiti dell’Area Donne del CeAS, che si è svolta sabato 18 giugno nei locali del centro antiviolenza “Mai da Sole”.

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È nato accoglimi

AccogliMI è un progetto di ascolto e accompagnamento per adolescenti, promosso dal Comune di Milano e da una rete di organizzazioni del Terzo Settore, tra cui il CeAS

Sono circa 60mila i ragazzi e le ragazze che a Milano hanno un’età compresa tra i 14 e i 18 anni. A loro è dedicato AccogliMI, il nuovo progetto di ascolto e accompagnamento promosso dal Comune di Milano e realizzato da una rete di organizzazioni del Terzo Settore che hanno partecipato in raggruppamento alla co-progettazione. Tra essi c’è il CeAS – Centro Ambrosiano di Solidarietà, insieme a: cooperativa Minotauro, capofila, Nivalis, Zero5, Lotta contro l’emarginazione, Comunità Nuova, Diapason e Comin. 

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Accoglienza profughi ucraini: grazie IKEA Corsico

Il CeAS – Centro Ambrosiano di Solidarietà e la Casa della Carità ringraziano con tutto il cuore il negozio IKEA di Corsico, che ci ha donato tutto il necessario per arredare in pochissimo tempo gli spazi dedicati all’ospitalità in emergenza dei profughi ucraini arrivati a Milano.

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Tania, da ospite a mediatrice per le donne ucraine

Frenetiche. È l’aggettivo che meglio descrive queste prime giornate di accoglienza dei profughi in arrivo dall’Ucraina. 

Ci sono i nuclei da accogliere, c’è da organizzare gli spazi e la distribuzione dei pasti, c’è da affrontare la burocrazia per richiedere il permesso di soggiorno.

Ma nessuno degli ospiti parla italiano e a differenza di altre accoglienze, non c’è nemmeno una lingua ponte che possa essere d’aiuto per capirsi reciprocamente. A dare allora un contributo fondamentale sono due donne ucraine, Tania e Cristina, che non appena hanno saputo dell’arrivo dei profughi si sono offerte come mediatrici.

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