La Giornata internazionale della donna secondo il CeAS

Lunedì 8 marzo alle 18.30, incontro online nell’ambito del Progetto Scarpette Rosse, con alcune storie di riscatto dal Centro Antiviolenza Mai da Sole del Centro Ambrosiano di Solidarietà

Nei primi due mesi del 2021 sono state già 11 le vittime di femminicidio in Italia. Una ogni 5
giorni circa.

Delle 101mila persone che lo scorso dicembre hanno perso il lavoro a causa della pandemia
nel nostro Paese, 99mila sono donne.

In poco più di un mese, in tre episodi di tre fiction trasmesse dalla Rai, sono state mostrate
donne che si erano inventate uno stupro. Una narrazione che falsifica la realtà e alimenta il
pregiudizio che le donne vittime di violenza siano delle bugiarde.

Sono solo tre esempi che il Centro Antiviolenza “Mai da Sole” del CeAS vuole citare in
occasione della Giornata internazionale della donna, per ribadire quanto ancora ci sia da
fare in Italia per contrastare la violenza di genere, per promuovere una parità reale tra
uomini e donne e per contrastare una cultura prevalentemente maschilista e misogina.

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#25novembre: la storia di Eva ci dice che uscire dalla violenza si può

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, le operatrici del centro antiviolenza del CeAS “Mai da Sole” vogliono raccontare una storia di riscatto, che inviti tutte le donne a una riflessione: uscire dal tunnel della violenza si può, cambiare è possibile!

Per questo 25 novembre, vogliamo raccontarvi la storia di Eva, una delle tante donne che, con coraggio, si sono rivolte al nostro centro antiviolenza. 

Eva ha 30 anni ed è arrivata a “Mai da Sole” dopo le continue minacce di Claudio, il suo ex fidanzato. All’ennesimo schiaffo, infatti, la ragazza aveva deciso di lasciarlo e di andarsene dalla casa che condividevano da due anni. 

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Scarpette rosse contro la violenza di genere

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione  della violenza contro le donne, il centro antiviolenza del CeAS “Mai da Sole” partecipa al “Progetto scarpette rosse”, un’installazione artistica che sarà visibile in via Cutuli a Milano dal 25 novembre.

L’iniziativa nasce dal confronto tra alcune associazioni operanti sul territorio, tra cui il centro antiviolenza “Mai da Sole” e il progetto “OrMe – Ortica Memoria“, ispirandosi a Zapatos Rojos, progetto d’arte pubblica dell’artista messicana Elina Chauvet.

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Al via “Il Caffè delle donne”

Comincia oggi, giovedì 15 ottobre, “Il Caffè delle donne”: incontri bimensili – ogni due giovedì – che il Centro Ambrosiano di Solidarietà e le operatrici del suo centro antiviolenza “Mai da Sole” promuovono negli spazi del Centro Milano Donna del Municipio 3, in via Narni 1.

Sarà un’occasione per favorire e facilitare lo scambio tra donne su argomenti che possono interessare la vita quotidiana, le problematiche di relazione, la famiglia e tutte quelle proposte che le stesse partecipanti porteranno all’interno del gruppo.

Nel rispetto delle disposizioni di contrasto al Covid-19, il gruppo sarà composto da un massimo di 6 persone. È perciò necessario prenotare la propria partecipazione, telefonando al 327.5432268 oppure mandando una mail a centromilanodon3@telefonodonna.it

Come cambia il corpo delle donne vittime di violenza?

Si è tenuto lunedì 2 settembre, nel corso del festival “Il tempo delle donne” promosso dalla 27esima Ora del Corriere della Sera, l’incontro “Il corpo violato. Dai lividi alle cicatrici, il corpo che parla”.

L’incontro è stato organizzato dal centro antiviolenza ‘Mai da Sole’, gestito dal Centro Ambrosiano di Solidarietà, che ha visto la partecipazione delle sue operatrici Patrizia Chiarelli (assistente sociale), Elena Rollandini (psicologa) e Alessandra Beniamino (educatrice), insieme alla responsabile del centro Lucia Volpi. Presente all’incontro anche Diana De Marchi, consigliera comunale e presidente della Commissione Pari opportunità del Comune di Milano.

Il centro antiviolenza ‘Mai da Sole’

A fare una breve introduzione del centro antiviolenza ‘Mai da Sole’ è stata la coordinatrice Lucia Volpi: “Con il Comune di Milano, abbiamo avviato da circa due anni il centro antiviolenza ‘Mai da sole’, che si affianca alla donna, per aiutarla in un momento di difficoltà grazie alla presenza di un’equipe multidisciplinare. Il nome che abbiamo scelto è significativo, perché vogliamo trasmettere l’idea che la donna vittima di violenza non si deve mai sentire da sola e deve invece avere la possibilità di trovare aiuto”. Continua a leggere “Come cambia il corpo delle donne vittime di violenza?”

Violenza di genere: conoscerla per contrastarla

Mercoledì 11 aprile alle 17, vi aspettiamo presso la sede del centro antiviolenza “Mai da Sole“, da poco attivato dal Centro Ambrosiano di Solidarietà, per un incontro formativo e informativo, promosso in collaborazione con l’Associazione Amici Casa della carità e dedicato al tema della violenza di genere.

mercoledì 11 aprile - ore 17

Donne vittime di violenza: non siete sole!

Questo il messaggio che il Centro Ambrosiano di Solidarietà vuole lanciare in occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna

“Era l’ennesima volta che mi minacciava e non ce l’ho fatta più. Ho preso il telefono e gli ho gridato che avrei chiamato i carabinieri. Lui allora mi ha strappato il cellulare dalle mani e l’ha buttato dalla finestra. A quel punto ho capito che dovevo stare zitta”.
Al Centro Ambrosiano di Solidarietà, racconti come questi ne abbiamo purtroppo sentiti molti. Per questo, in occasione dell’8 marzo, Giornata internazionale della donna, vogliamo lanciare un messaggio a chi è vittima di violenza: ricordati che non sei sola! Fai sentire la tua voce e chiedi aiuto! A tutte le donne, vogliamo dire di stare accanto alle proprie amiche, sorelle, vicine di casa e aiutarle a riconoscere la violenza subita: riconoscere la violenza è il primo passo per contrastarla! Continua a leggere “Donne vittime di violenza: non siete sole!”

Per il Centro Ambrosiano di Solidarietà ogni giorno è il 25 novembre

In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, vogliamo raccontarti quello che il CeAS fa ogni giorno

Sara, Amyra e Lubabah sono solo alcune delle oltre 50 donne, sia italiane che straniere, che dal 2008 sono state accolte nelle case rifugio che il Centro Ambrosiano di Solidarietà gestisce sul territorio milanese, all’interno della Rete del Comune di Milano, per offrire protezione e sostegno delle donne vittime di violenza fisica o psicologica, maltrattamenti o stalking. Continua a leggere “Per il Centro Ambrosiano di Solidarietà ogni giorno è il 25 novembre”

Anche il CeAS a bordo del “camper antiviolenza” della Polizia di Stato

Dal 7 ottobre scorso è attivo un camper della Polizia di Stato, che girerà diversi quartieri della città per dare ascolto, consigli e informazioni alle donne che hanno bisogno di aiuto, perché subiscono violenza o maltrattamenti o sono vittime di stalking.

Il servizio è coordinato da un’equipe composta da agenti di polizia, Servizi sociali del Comune e operatrici del centro soccorso violenza sessuale e domestica della Clinica Mangiagalli.

Nel corso di due tappe, sul camper saranno presenti anche le operatrici dell’Area Donne del Centro Ambrosiano di Solidarietà: giovedì 19 ottobre dalle 13 alle 19 in piazza Udine e giovedì 9 novembre dalle 13 alle 19 in piazzale Martini.

Ogni lunedì dalle 14 alle 18 e ogni giovedì dalle 9.30 alle 14, le operatrici del CeAS sono inoltre presenti allo Spazio Comune Porpora (via Porpora 43) con lo sportello di prossimità del centro antiviolenza “Mai da Sole”.

[L’immagine di copertina è tratta da ilgiorno.it]

Parità di genere nell’informazione: soddisfazione del CeAS per il “Manifesto di Venezia”

Il Centro Ambrosiano di Solidarietà, nell’ambito del suo impegno per contrastare la violenza contro le donne, è da tempo impegnato nella promozione di percorsi di sensibilizzazione sugli stereotipi di genere. Stereotipi che sembrano apparentemente superati, ma che in realtà resistono nei rapporti tra maschio e femmina come elemento culturale difficile da sradicare.

Per questo, il CeAS esprime soddisfazione per la recente approvazione, da parte della commissione pari opportunità della Federazione Nazionale Stampa Italiana, del “Manifesto di Venezia” per il rispetto e la parità di genere nell’informazione, che prende in riferimento anche la Convenzione di Istanbul.

Ecco un passaggio del testo: “Noi, giornaliste e giornalisti firmatari del Manifesto, ci impegniamo per una informazione attenta, corretta e consapevole del fenomeno della violenza di genere e delle sue implicazioni culturali, sociali, giuridiche. La descrizione della realtà nel suo complesso, al di fuori di stereotipi e pregiudizi, è il primo passo per un profondo cambiamento culturale della società e per il raggiungimento di una reale parità”.

Clicca qui per leggere il testo completo del Manifesto di Venezia.