Sono cominciati alla fine della scorsa settimana i lavori per mettere in sicurezza l’edificio che il 15 febbraio era stato colpito da un incendio.
Le fiamme avevano coinvolto il tetto, distruggendolo in gran parte, della struttura che al Centro Ambrosiano di Solidarietà ospitava donne in difficoltà e mamme con bambini, al primo piano, e, al piano terra, gli uffici.
Per questo motivo, nei primi giorni dei lavori è stato necessario realizzare una copertura provvisoria con dei teloni e sostituire alcune travi che erano state gravemente compromesse, per rendere la struttura più solida e pronta per le opere di ricostruzione vera e propria.
“Sono stati tolti tutti i pannelli solari, sono stati puliti e controllati, per vedere cosa potremo riutilizzare – spiega Gigi, responsabile dell’Area Logistica del CeAS – anche se il lavoro più grosso sarà quello di liberare dalle macerie il primo piano per alleggerire la struttura della soletta”.
Nei prossimi giorni saranno poi svuotate le camere, che fino al 15 febbraio ospitavano 12 persone tra adulti e bambini, separando il materiale di arredamento non più utilizzabile da quello che invece potrà essere recuperato, dopo un’accurata bonifica e verifica delle condizioni. Secondo una prima stima, non più del 30/35% sarà recuperabile. Ciò che non è stato colpito dal fuoco, infatti, potrebbe essersi impregnato con l’acqua utilizzata per spegnere l’incendio.
Completata questa prima fase, partiranno i lavori di ricostruzione dell’edificio che, presumibilmente, dureranno alcuni mesi.